Nove punti sono tanti, ma se inizi a correre si possono recuperare. Nove punti sono un divario che puoi colmare, ma se non sprinti è difficile coprire la distanza. Nove punti sono il divario tra la Reggina e il Bari in classifica, eppure dal mercato non si direbbe. Perché i calabresi si sono già rinforzati in maniera corposa, mentre la casella acquisti dei biancorossi resta, al momento, clamorosamente vuota. Mentre il tempo scorre, e le giornate di campionato passano. 

Va bene non avere fretta. In fin dei conti il calciomercato estivo è stato sontuoso, esoso, ambizioso. Poi però ha mostrato le sue lacune: a Cornacchini è costato il posto. Con Vivarini le cose vanno meglio, però la Reggina resta lì e il divario si è addirittura ampliato: se la media punti di Toscano resta superiore, il problema rimane. E la fretta non serve, ma nemmeno l'immobilismo. 

Ninkovic, Laribi, Rosseti, Beretta, Corapi. Tanti nomi, tutti a un passo. Peccato che non lo compiano. Non è una critica assoluta all'operato del Bari: l'intenzione di rinforzare senza farsi prendere dalla frenesia è comprensibile, ma iniziano a diventare troppi, al 16 gennaio, gli affari che sembrano fatti e invece poi si bloccano per strada. Perché le altre non stanno a guardare: scappano in campionato, chiudono sul mercato. E il tempo è una variabile che non può passare in secondo piano: scorre, anche se resti fermo. 

Sezione: L'editoriale / Data: Gio 16 gennaio 2020 alle 00:15
Autore: Ivan Cardia
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