Dieci punti. Alla faccia di chi pensava sarebbe stata una passeggiata, il Bari a dicembre insegue, e da lontano, la Reggina prima in classifica. Campione d’inverno con largo anticipo, mentre i biancorossi sono lì dietro, gravati da un avvio di stagione a dir poco difficile e ancora ben altro che a regime. Soprattutto in casa: primi per punti fatti in trasferta, i Galletti sono appena dodicesimi  per rendimento al San Nicola. Altro che fortezza, tra le mura amiche il Bari non è nemmeno da playoff. 

Adesso arriva il mercato, e se ne torna a parlare. Ci aspettiamo un gennaio scoppiettante, soprattutto per quanto riguarda l’attacco di Vivarini. Tra i partenti, facile indicare Ferrari, attenzione a Floriano e Neglia. Chi arriverà? Antenucci può dare buone recensioni a Paloschi, che però ha diversi anni in meno e probabilmente la voglia di giocare ancora in Serie A (da non dimenticare che ha giocato in categorie inferiori soltanto undici stagioni fa, al Parma in B). Più facile Mazzeo. Il punto, però, è che i nomi, e il mercato, possono incidere fino a un certo punto. 

In estate, nessuno avrebbe scommesso sulla Reggina prima e il Bari quinto con dieci punti di ritardo. Probabilmente il primo posto è una questione ormai archiviata, per i biancorossi, ma per arrivare ai playoff nel migliore dei modi c’è da interrogarsi sul perché. Su cosa non ha funzionato. E chiedersi se bastino i nomi, o i milioni, a fare la differenza. Se il mercato sia davvero la soluzione a tutti i mali, la chiave di volta per cambiare la stagione. Ce lo aspettiamo scoppiettante, questo sì. Ma non a tutte le difficoltà può sopperire il portafogli. 

Sezione: L'editoriale / Data: Gio 05 dicembre 2019 alle 00:00
Autore: Ivan Cardia
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