Finalmente provinciale. Il Lecce si riscopre una squadra capace di soffrire, di chiudere i varchi all'avversario, di trovare le contromisure quando le cose sembrano mettersi male. Finalmente con quel piglio da squadra di bassa classifica, che però non disdegna di giocare, di imporsi, di calciare verso la porta avversaria più di dieci volte. Che sia questo il disegno di Liverani? Una squadra che nei primi 20' soffre, che vede un Cagliari arrembante, che sembra macinare gioco e occasioni. Poi prende le contromisure, esce alla distanza, soprattutto con le ripartenze. Benedette le ripartenze quando giochi con il 4-3-3 e hai la possibilità di avere gente come Falco e Saponara sugli esterni, e Mancosu e Barak che si buttano dentro. E infatti è così che il Lecce prende possesso del campo, che inizia a giocare. Imposta Petriccione, la difesa è attenta e non subisce gol. Novità, ma già contro la Lazio la squadra di Liverani era sembrata più accorta. Segnali: questo Lecce è gagliardo. Gioca alla pari di un Cagliari con una rosa di un altro livello, ma questa è la vecchia storia della squadra che non ha mai paura. La novità, quella vera, è che sembra aver imparato a giocarsela senza concedere praterie. Qualche occasione sì, più che altro per disattenzioni individuali nei primi 20'. Poi poco e niente, se non quella fisiologica e inevitabile pericolosità di un avversario forte. La fotografia della partita è l'occasione in cui Mancosu colpisce il palo, ma in fuorigioco: i salentini le provano tutte, vanno a mille, ma lo fanno con saggezza. Così sì che si può lanciare la volata salvezza, nonostante la Sampdoria fugga via (rimettendo l'Udinese nel novero delle compagni a rischio), il Genoa ha effettuato il sorpasso vincendo contro la Spal, e uno scontro diretto (con i rossoblù genovesi) da giocare fuori casa. C'è che intanto a Cagliari Liverani ha messo in campo una provinciale che gioca a calcio,  matura, bella, per una volta poco cinica (ma anche sfortunata). Sintesi perfetta di quello che servirà. Servirà anche il gol, ma quello non sarà un problema: in fondo è sempre il vecchio Lecce.

Sezione: L'editoriale / Data: Lun 13 luglio 2020 alle 00:00
Autore: Giuseppe Andriani / Twitter: @peppeandriani
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