Nei libri di storia si parlerà del Monopoli 2019/20. Di quello stop, causa Covid-19, che forse avrebbe permesso ai biancoverdi di giocarsela fino alla fine con il Bari per il secondo posto e di conseguenza regalare ai ragazzi di Scienza un altro tipo di play-off. "Chi resterà qui il prossimo anno, ci riproverà", ha detto nel post-partita contro la Ternana l'allenatore. Parole importanti, che fanno ben sperare per il futuro. L'asticella resta alta anche per il campionato che sarà, per provare a raggiungere un sogno soltanto sfiorato. Il Monopoli non è più una sorpresa e ai nastri di partenza si presenterà come una delle squadre da battere, nonostante l'arrivo nel girone C del Palermo e la permanenza di Catanzaro e Ternana. Merito del lavoro certosino di Scienza, di una filosofia votata all'attacco ma allo stesso tempo all'equilibrio: un gioco particolare, il fiore all'occhiello del Gabbiano. Si riproverà l'anno prossimo, seppur probabilmente senza Fella: la stagione è sotto gli occhi di tutti, ma confermarsi resta sempre complicato e per il club sarà durissima strapparlo alle sirene della B. Un attacco da rinnovare, un'ossatura da mantenere. La società ha dimostrato ancora una volta di saperci fare sul mercato e a tal proposito vanno allargati i complimenti per la stagione anche al direttore sportivo Cerri, separatosi pochi giorni fa dai biancoverdi ma che ancora una volta ha recitato un ruolo importante in sede di trattative (come in passato).

Non c'è stato il tempo, invece, per Danilo Pagni. Andato via da Taranto ancor prima di assumere la carica di direttore sportivo. Peccato, sarebbe stato bello vederlo al lavoro e completare quell'opera, a detta sua, lasciata incompiuta anni fa. Nel frattempo si è messo in mostra in categorie superiori, a Terni con Liverani hanno compiuto un miracolo. Il giorno del suo annuncio, con una foto che ritraeva la stretta di mano con Giove, sembrava una svolta: un diesse "da Serie C" per una squadra che in quella categoria sogna di tornarci ormai da anni. Il passo indietro è stato di quelli rumorosi e che fa pensare. A Brindisi è partito il countdown per l'iscrizione al campionato e regna l'incertezza anche sulla rosa: Marino e Fruci giocheranno a Martina, D'Ancora a Savoia, Ianniciello a Barletta e non è finita qui. Entrambe le città sono accomunate dalla contestazione di tifosi che chiedono chiarezza, la speranza è che il prossimo anno sia quello "della rinascita". Perché la Puglia ha bisogno di due piazze così blasonate, lo "Iacovone" e il "Fanuzzi" devono tornare sotto i riflettori che contano. Con i fatti.

Sezione: L'editoriale / Data: Sab 18 luglio 2020 alle 00:01
Autore: Dennis Magrì / Twitter: @magriden
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