Circa 900 biglietti a disposizione per il Rigamonti-Ceppi di Lecco, i tifosi del Bari anche stavolta risponderanno presente. Come? Riempiendolo. Nonostante una classifica deludente, nonostante anche alcuni episodi extra-campo e di confronti verbali. Un seguito ed una passione legate ad un fatto più di mentalità ed amore per i propri colori piuttosto che per veri e propri sogni di gloria. Aspetto che va recepito come importante segnale di maturità. Gli ultimi striscioni, che fanno seguito ai tre petali centrali lasciati vuoti col Modena ed una tregua in occasione della sfida contro l'Ascoli, testimoniano come purtroppo il rapporto con la società dei De Laurentiis sia sempre più conflittuale. Presidenza che non gode più dell'appoggio dei tempi migliori, in tanti rimarcano un mercato insoddisfacente ma anche strategie comunicative che hanno ottenuto effetti indesiderati. 

La squadra, invitata alla fine del match di sabato scorso ad uscire gli attributi, non sarà comunque sola. Quella contro il Lecco sarà una sfida speciale per due figure dirigenziali lombarde: si parte da Domenico Fracchiolla che è barese verace e che soprattutto è stato dirigente del club biancorosso soprattutto nel settore giovanile sotto la gestione Paparesta ottenendo ottimi risultati. Ma soprattutto Paolo Di Nunno: canosino (e già presidente del Canosa Calcio ai tempi della D negli anni ottanta), ha provato a rilevare il titolo sportivo nella famosa manifestazione di interesse del 2018. I biancorossi non gli sono stati assegnati, ma col Lecco ha ottenuto risultati importanti: risalita nello stesso lasso di tempo dei pugliesi dalla D alla Serie B. Con un solo anno di ritardo rispetto ai De Laurentiis e adesso con l'obiettivo salvezza da raggiungere. Cadetteria che, alla luce dell'ultimo pareggio contro il Como ed una lenta risalita dopo un avvio complicato, fa meno paura. 

Sezione: Primo piano / Data: Gio 30 novembre 2023 alle 10:00
Autore: Domenico Brandonisio
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