Lecce, Di Francesco: "Col Cagliari sfida importante ma non è una finale"

Dopo due sconfitte consecutive, il Lecce è ancora a caccia del primo successo in campionato. Domani, i salentini ospiteranno il Caglieri di Fabio Pisacane, reduce dal successo contro il Parma. Per i giallorossi, invece, sarà necessario voltare pagina dopo la sconfitta per 4-1 contro l'Atalanta. Queste le dichiarazioni del tecnico del Lecce, Eusebio Di Francesco, nel corso della conferenza stampa della vigilia del match con la compagine sarda:  "A Bergamo la squadra mi è piaciuta tantissimo nei primi trentacinque minuti, soprattutto per quello abbiamo prodotto. Con squadre come l’Atalanta devi essere più compatto e determinato nei duelli e su questo aspetto stiamo lavorando. In Italia non esistono partite abbordabili, a Genova abbiamo fatto bene contro una squadra che non meritava di perdere con la Juventus e che ha fatto molto bene anche contro il Como. Anche col Milan abbiamo fatto bene, i gol ce li siamo fatti un po’ da soli. I ragazzi stanno crescendo nell’assimilazione di alcuni concetti, ora gioca Ramadani con continuità e Berisha sta crescendo in quel ruolo. Ci sono dei momenti in cui bisogna avere equilibrio. Stiamo trovando la forma giusta, magari non siamo stati aiutati da alcune situazioni, ma non voglio creare alibi. Sarà una partita importante, come altre a seguire, ma non è una finale. Conosciamo le potenzialità di questa squadra, dietro hanno grandissima esperienza e anche Caprile gestisce le situazioni come un veterano".

Di Francesco ha poi risposto alle domande inerenti possibili modifiche nell'undici titolare, come riportato da Antenna Sud: “Cambiare vorrebbe dire creare confusione, non sono un allenatore abituato a fare esperimenti. Devo dare delle certezze ai ragazzi, Camarda e Stulic in coppia può essere una soluzione a cui penso per migliorare l’attacco. Ma diamo fiducia a questa squadra, senza giudizi frettolosi. Sala ad esemoio mi piace, è una mezzala di qualità e non di rottura, ma deve imparare a difendere in un certo modo così come sa attaccare. Pierotti? Può fare tutto, ma non aveva abbastanza conoscenze tattiche prima di venire in Italia, deve continuare a crescere perché perde troppe energie, nella prossima gara tornerà a fare l’esterno”.