Andrea Saraniti, capitano e attaccante del Brindisi, ha voluto chiarire pubblicamente la sua posizione dopo l’episodio che lo ha visto protagonista nel corso della gara di oggi, quando, al momento della sostituzione, ha gettato la maglia biancazzurra a terra. Un gesto che non è passato inosservato e che ha scatenato reazioni forti, anche da parte della dirigenza.

Con un lungo messaggio pubblicato sui propri canali social, Saraniti ha espresso rammarico per l’accaduto, ma anche amarezza per le dichiarazioni del direttore Righi:

“In primis voglio scusarmi per il gesto che ho fatto – ha scritto l’attaccante –. Aver gettato la maglia non voleva essere una mancanza di rispetto per la stessa. È stato dettato solo dalla voglia di rimanere in campo e dare una mano ai miei compagni di squadra, visto lo svantaggio”.

Il capitano biancazzurro ha poi risposto con fermezza alle parole del dirigente:

“Le dichiarazioni del direttore Righi mi hanno amareggiato moltissimo. Da parte mia non c’è mai stata l’intenzione di lasciare il Brindisi e non si può fomentare una piazza contro un giocatore in questo modo. A Brindisi mi hanno sempre rispettato come uomo prima che come calciatore”.

Saraniti, visibilmente deluso dal clima creatosi, ha ribadito il suo attaccamento alla città e alla maglia:

“Il mio gesto, seppur sopra le righe, nasce da rabbia agonistica e da un forte senso di appartenenza. Non volevo mancare di rispetto alla tifoseria, alla città né ai miei compagni, dei quali mi onoro di essere il capitano”.

Infine, l’attaccante conclude con parole di amarezza ma anche di orgoglio:

“Ovunque conoscono l’uomo Andrea Saraniti. Non mi è mai successo di ascoltare tanta cattiveria nei miei confronti. Sono deluso, ma alcuni valori non possono essere calpestati”.

Sezione: Eccellenza / Data: Dom 02 novembre 2025 alle 21:41
Autore: Anthony Carrano
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