Nell’ultima puntata di Ora Lecce, il programma in onda ogni martedì sera su Antenna Sud, è intervenuto in collegamento video l’ex difensore giallorosso Luca Rossettini, oggi alla guida del Padova Primavera. L’ex centrale salentino ha analizzato la situazione della squadra di Giampaolo, impegnata nella battaglia per la salvezza in Serie A.
Rossettini ha seguito con attenzione la recente sfida contro il Milan e ha espresso la sua opinione sull’identità della squadra e sul lavoro del tecnico:
“Ho visto tutta la partita con il Milan, ma lo seguo spesso. È un Lecce che sicuramente offre sprazzi di grande calcio. Io mister Giampaolo lo conosco bene, ho avuto la fortuna di lavorarci a Siena, è stato uno dei maestri di calcio più importanti della mia carriera. Si sta adattando al calcio moderno, ma l’idea di essere propositivi e coraggiosi non l’abbandona. Lui vuole proporre il bel gioco, e credo sia ancora una sua costante. Allena una rosa molto giovane, in questi casi bisogna regolarsi di conseguenza. Alla fine il risultato è ciò che più conta, e tornare a casa con zero punti dopo essere stato in vantaggio sul Milan di due gol non è sicuramente bello. I più esperti devono far capire quanto sia importante comprendere e gestire i momenti delle varie partite, specialmente in questo periodo, con i punti che contano doppio. La battaglia salvezza è apertissima, tutti possono fare punti su ogni campo”.
Un’analisi che mette in evidenza i progressi della squadra ma anche la necessità di maggiore consapevolezza nei momenti chiave della partita. Secondo Rossettini, sarà la solidità difensiva a fare la differenza nella corsa alla permanenza in Serie A:
“In difesa il Lecce vanta calciatori molto forti e tutti diversi per caratteristiche. Da loro può arrivare quel passetto in avanti legato all’interpretazione della partita di cui parlavo prima. A quel reparto ci si può aggrappare in termini di maturità”.
L’ex giallorosso ha poi ricordato la sua esperienza con la maglia del Lecce nella stagione 2019/2020, soffermandosi in particolare sulle difficoltà affrontate nella seconda parte di quel campionato:
“L’annata in cui siamo retrocessi è stata molto particolare. Fino alla sospensione causa Covid eravamo riusciti a tenerci a distanza dalla zona calda. Era anche quella una squadra giovane, molti ragazzi erano al proprio primo campionato di Serie A. Giocavamo comunque a viso aperto contro chiunque, senza guardare in faccia nessuno. Dopo la sospensione ho avuto un problema che mi ha visto ricoverato tra Lecce e Padova, quindi non sono riuscito a dare il mio contributo nella parte finale di quel campionato. Ho grande rammarico per quella stagione, che ricordo in maniera estremamente positiva fino alla sospensione. Poi tante cose non sono andate come ci aspettavamo. Quel Lecce, per come giocava, e per il coraggio che manifestava, meritava la salvezza. A Lecce ed al Salento sono ancora molto legato, del resto la mia terza bambina è nata lì. Non ho ancora avuto modo di tornarci da quando sono andato via, ma non mancherà occasione per farlo”.
Rossettini ha quindi ribadito il suo legame con Lecce e il Salento, un rapporto che va oltre il calcio e che ancora oggi lo porta a seguire con attenzione le vicende della squadra. La speranza dell’ex difensore è che questa volta l’epilogo sia diverso rispetto a quello vissuto nel 2020 e che i giallorossi possano riuscire a conquistare la permanenza in Serie A. La strada è complicata, ma la qualità della rosa e l’esperienza dei leader dello spogliatoio possono fare la differenza negli ultimi momenti della stagione.
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