Dopo la sconfitta per 2-1 contro la Sarnese, il tecnico biancorosso, mister Pizzulli, non nasconde l’amarezza per un risultato che, a suo dire, poteva essere diverso.

> «Abbiamo letteralmente buttato via la partita – ha dichiarato l’allenatore al termine del match –. Era una gara preparata bene: abbiamo cambiato modulo, siamo passati in vantaggio e creato occasioni clamorose.
Sono dispiaciuto per non averla chiusa, perché queste partite devi portarle sul 2-0 e poi gestirle. Loro erano in difficoltà, non si aspettavano un avvio così da parte nostra. Li abbiamo tenuti in vita e, puntualmente, dopo errori clamorosi – come domenica scorsa – il calcio ci ha punito. In questo momento non ci viene perdonato nulla.»

Il tecnico sottolinea anche alcuni episodi chiave:

«C’è stata una palla che forse era uscita, un rimpallo vinto in area… ci sta. Ma sull’1-2 loro sono stati più rapidi, hanno preso coraggio. La squadra, nel tentativo di chiudere il match, si è un po’ forzata, mentre loro erano in evidente difficoltà.»

Pizzulli non nasconde le difficoltà psicologiche del gruppo:

«Siamo fragili in questo momento. Chi sbaglia spesso entra in una spirale negativa, e questo non va bene: si può sbagliare, ma bisogna reagire. Il campionato è lungo, siamo solo alla terza giornata: può succedere di tutto. Serve infilare una serie di risultati utili.»

L’allenatore evidenzia anche come infortuni ed espulsioni abbiano pesato sulla prestazione:

«Questa squadra cerca continuità, ma gli infortuni e l’espulsione non ci aiutano. Non riusciamo a mantenere la stessa intensità per 90 minuti: ci sono stiramenti, affaticamenti, e poi l’espulsione. Dovremo rivedere alcune cose, ma ci siamo. Vedo un gruppo che prova ad avere un’identità, anche se fatica a essere costante. Quando troveremo questa continuità, arriveranno anche i risultati.»

Guardando già al prossimo impegno, Pizzulli invita alla reazione:

«Mercoledì dobbiamo tornare subito in campo: forse è l’ideale. Così ci liberiamo della rabbia e mettiamo in campo quell’energia che ci è mancata nel secondo tempo, anche a causa delle continue interruzioni di gioco. Credo che, in totale, si sia giocato un quarto d’ora o venti minuti.»

Infine, il tecnico si sofferma sulle troppe espulsioni registrate in questo avvio di stagione:

«Sono un dato che dimostra che c’è tensione. Un pubblico con una piazza cosi importante, deve darci motivazioni e non pressione: quella di arrivare prima sul pallone, non di arrivare in ritardo e fare fallo. Abbiamo tanti giovani e dobbiamo intervenire, perché così rischiamo infortuni e squalifiche. Per una squadra nuova, che deve crescere, non è facile. Il nostro compito è rimettere le cose a posto e, con il lavoro, sistemare la situazione.»

Sezione: Serie D / Data: Dom 21 settembre 2025 alle 08:48
Autore: Anthony Carrano
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