"Diffidati con noi": il coro eloquente da parte dei calciatori del Savoia, dopo la vittoria contro il Fasano dello scorso 31 marzo, non è tanto diverso da quello cantato mercoledì dagli undici del Foggia. Eppure in quel caso nessuno disse niente, nessun esponente delle forze dell'ordine prese provvedimenti. Il caso, tantomeno, non finì nei telegiornali nazionali.

A commentare la vicenda ci hanno pensato addirittura i comici foggiani Pio e Amedeo, parlando di "facilità di giudizio con la quale viene trattata la nostra terra". "Capisci la gravità e il peso delle tue parole - hanno domandato i due a Giuseppe La Venia, autore del contestatissimo servizio del TG1 -, lo capisci che responsabilità hai? Hai attaccato la frase "terra della quarta mafia" senza nessun nesso logico a questa vicenda, solo magari per il gusto di colorare il servizio. Alludere con tanta facilità al legame tra questo episodio e una cosa ben più grave e pesante come la mafia non ti puzza di facile qualunquismo?". Un coro "sbagliato" secondo i due foggiani, che tuttavia rimproverano l'autore del servizio di non aver parlato in passato "delle angherie in ambito sportivo che subisce la terra e gli abitanti della terra della "quarta mafia"". Infine, chiosano i due comici, "ci limitiamo a chiederti: come mai a Torre Annunziata, col Savoia, a Torre del Greco, con la Torres, dopo lo stesso coro, non sono stati crocifissi da te i giocatori, la società e la tifoseria? Spiegacelo tu che sei più intelligente e preparato di noi!".

Sezione: Foggia / Data: Ven 18 ottobre 2019 alle 14:32
Autore: Francesco Ippolito / Twitter: @fraccio
vedi letture
Print