Ancora non c'è una norma che regoli i prestiti, le durate degli accordi in essere tra due squadre per trasferimenti a titolo temporaneo. Un vero e proprio campanello d'allarme, che la FIGC dovrà evitare che venga premuto dal mondo del calcio. Perché, in situazioni come quelle attuali, lo sgarbo è dietro l'angolo e chissenefrega del politically correct. V'immaginate cosa succederebbe in Serie A se l'1 luglio il Genoa, diretta concorrente per la salvezza del Lecce, decidesse di richiamare in anticipo Lapadula?

E non è fantacalcio. Certo, a pensarci sarebbe un fatto tanto assurdo quanto "maleducato". Lo ha ribadito anche il vicepresidente dell'AIC Calcagno: un accordo in questo momento non c'è. Perché la FIFA ha dato delle indicazioni, ma non una regola comune. E quindi le Federazioni dovrebbero essere libere di indicare la via. La speranza è che prima dell'inizio della Serie A, prima competizione italiana a cominciare (oltre la Coppa Italia...), ci siano decisioni ufficiali. 

Ma torniamo all'esempio di Lapadula. Credete non possa avvenire una cosa del genere? Un fatto abbastanza eclatante arriva dalla Germania: l'Hertha, infatti, ha comunicato di non voler estendere il prestito del centrocampista Tousart al Lione. Questo vuol dire che l'1 luglio il calciatore volerà a Berlino e tanti saluti agli ottavi di Champions che i transalpini dovranno giocare ai primi di agosto contro la Juventus. Campionati diversi, ma rende l'idea. E in un mondo che vive nel detto "Se vuoi arrivare primo, corri da solo", chi si sente di escludere colpi bassi agli avversari in questo finale di stagione? Lo ha detto anche il ds del Lecce: "Le stesse rose che compongono il campionato 2019/2020 devono concludere la stagione allo stesso modo". Il contrario sarebbe una pazzia.

Intanto i playoff di Serie C al via a luglio. Ci saranno tutte e tre le pugliesi e ormai è arcinoto, come è giusto che sia: per premiare chi ha disputato una stagione super. Virtus Francavilla compresa e che, con un calendario in netta discesa nelle otto gare rimanenti e con quello stato di forma straordinario, avrebbe anche potuto finire in una miglior posizione. Ma tant'è, meglio di nulla. Giusto anche che il Bisceglie si giochi i playout, lo abbiamo sempre detto. Perché nessuno può dire che i nerazzurri non avrebbero potuto accorciare il divario dalla Sicula Leonzio; sbagliato sarebbe stato il blocco delle retrocessioni e il perché lo spiego QUI, editoriale dell'8 maggio. Inutile tornarci su, adesso ci sono certezze, un calendario e la chiara possibilità per tutti di giocarsela in campo. Ed era ciò che tutti volevano. Adesso non ci resta che attendere, il fischio d'inizio del calcio 2.0 è in arrivo.

Sezione: L'editoriale / Data: Mer 10 giugno 2020 alle 17:15
Autore: Dennis Magrì / Twitter: @magriden
vedi letture
Print