Non si spengono le polemiche dopo i gravi episodi di violenza avvenuti al termine della gara tra Fasano e Fidelis Andria, disputata domenica 19 ottobre allo stadio “Vito Curlo” di Fasano. Bombe carta e lancio di pietre hanno macchiato il finale di una giornata che avrebbe dovuto essere di sport e festa.

A intervenire con fermezza è stato il sindaco di Fasano, Francesco Zaccaria, che ha condannato senza mezzi termini quanto accaduto:
“Ancora una volta mi chiedo come sia potuto accadere che teppisti, che nulla hanno a che vedere con lo sport, abbiano seminato violenza nella nostra città. Fasano rifiuta con fermezza questi fatti inaccettabili e chiede protezione e giustizia. Mi trovo di nuovo a dover condannare quanto accaduto nel nostro stadio: vogliamo che continui a ospitare come sempre bambini, adolescenti e famiglie per la festa domenicale dello sport, e non sia uno sfogatoio per delinquenti”.

Il primo cittadino ha poi aggiunto:
“La tragedia di Rieti, dove un autista di pullman è morto colpito da una pietra dopo un incontro di basket, poteva ripetersi anche a Fasano: rendiamoci conto della gravità di quello che può succedere. È arrivato il momento di prendere decisioni forti per garantire una gestione serena di tutte le manifestazioni sportive”.

Zaccaria ha infine espresso solidarietà e vicinanza all’Unione Sportiva Città di Fasano e a tutti coloro che hanno vissuto momenti di paura:
“L’US Fasano si impegna da anni per far crescere il calcio cittadino sul piano sportivo e organizzativo. A loro e a chi ama lo sport va il mio sostegno più sincero”.

Nel frattempo, anche la Fidelis Andria ha diffuso una nota ufficiale in cui prende le distanze da ogni episodio di violenza, ribadendo i propri valori:
“Il presidente Luca Vallarella e i soci si dissociano e condannano fermamente ogni atto di violenza dentro e fuori dal campo. Si tratta di fatti che danneggiano l’immagine della Fidelis Andria e non rispecchiano in alcun modo i valori morali, etici e comportamentali che la Società intende trasmettere”.

Il club biancazzurro ha inoltre sottolineato che la ricostruzione dei fatti sarà affidata alle autorità competenti, assicurando la massima collaborazione per individuare i responsabili e tutelare i propri tesserati e tifosi.
“È importante sottolineare – si legge nella nota – che ciò che è successo non ha nulla a che fare con lo sport, il calcio e il tifo autentico che contraddistingue la piazza andriese. Il calcio deve essere solo una festa, nel rispetto di tutti”.

Sezione: Primo piano / Data: Lun 20 ottobre 2025 alle 09:18
Autore: Giovanni Scialpi
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