Si torna a casa, il Via del Mare. Torna a parlare il campionato dopo la sosta per le nazionali. I giallorossi sono chiamati a dare continuità alle prestazioni contro Bologna e Parma. A causa di un infortunio dell’ultima ora non ci sarà Sottil, al suo posto Morente. In panchina, una novità importante: il ritorno ufficiale di Maleh.

Il vestito è sempre lo stesso di questo nuovo Lecce dell’ultimo mese: 4-2-3-1 con Coulibaly dietro a Stulic. Nella foga della gioventù, il primo tiro è di Danilo Veiga. Ottima giocata su Doig, entra in area, e calcia sul primo palo. La sfera è presa facile per Muric. Primi 25 minuti esplorativi per entrambe le squadre. Partita bloccata e molto tattica, poche emozioni da entrambe le parti. Al 37’, arriva finalmente l’azione individuale di Stulic. Palla rimpallata sui 35 metri, si invola apre il piatto sinistro e fa la barba al palo. Il Lecce produce. Al 41’ arriva il tiro dalla distanza di Berisha che finisce alto sopra la traversa. Dopo appena un minuto di recupero, l’arbitro fischia la fine di uno scialbo 0 a 0.

Il secondo inizia senza novità. Anche in questo caso, la partita riprende senza troppi sussulti. Una gara piatta nella quale entrambe le compagini sembrano non voler accelerare. Al 64’, Berardi si mette in proprio. Dapprima con un tiro ravvicinato e rimpallato da Falcone, dopo con un tiro in diagonale che fa la barba al palo. Al 76’, Helgason, subentrato a Coulibaly, si mette in proprio e prova l’incursione centrale, il tiro, però è sbilenco e facile preda di Muric. Una delle partite più grigie della storia così come il cielo che insiste sul Via del Mare. Nessun sussulto, nessuna emozione.

Dopo 4 minuti di recupero nei quali le emozioni sono racchiuse in un conciliabolo finale per un fischio non dato, finisce qui un triste Lecce-Sassuolo. Non solo a reti bianche, anche senza emozioni e senza voglia di vincere.

Sezione: Primo piano / Data: Sab 18 ottobre 2025 alle 16:46
Autore: Stefano Sozzo / Twitter: @stesozzo
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