A margine della conferenza stampa di presentazione di Pierret, prende la parola di Responsabile dell’Area Tecnica Pantaleo Corvino: “Ci siamo lasciati al termine del campionato scorso tutti stanchi e provati. Abbiamo lottato tanto per mantenere la categoria contro avversari di rango. Volevamo non far sentire i nostri tifosi nelle ultime tre posizioni in classifica. Tentiamo di dare al Lecce una forza propria. Abbiamo lavorato a modo nostro, come siamo capaci noi di farlo. Vogliamo rendere orgoglioso il nostro territorio e i nostri tifosi. Vogliamo sentirci orgogliosi anche noi. Sappiamo quanto abbiamo fatto. Credo che siamo tutti contenti se oggi ripartiamo con una nuova sfida. Il campionato che sta per partire sarà abbastanza impegnativo. L’ultima volta che andai via, lo feci dopo due salvezze consecutive. La terza non mi è ancora riuscita, ci proverò quest’anno. Quest’anno saranno le mie nozze d’oro come Direttore Sportivo, essere partito 50 anni fa in terza categoria e sapere di essere qui a provare ancora per fare un’altra impresa. Ringrazio tutti, chi mi è stato vicino e poi i tifosi. Dopo 50 anni, mi dovrei sentire Golia, invece mi sento, ci sentiamo, ancora Davide. È una Serie A ancora più impegnativa. Parma, Venezia e Como hanno risorse importanti. In questi anni, abbiamo vinto gli scudetti della sostenibilità. Nessun debito, alcuna problematica. Quest’anno non andiamo a Folgaria. Io ci sono stato quattro anni con la Fiorentina. Con il Lecce, siamo andati a Folgaria e siamo saliti in Serie A e poi mantenendola. Dobbiamo fare gli scongiuri quest’anno. Andremo altrove e speriamo bene. Allo staff tecnico dello scorso anno, abbiamo aggiunto qualche nome in più per lo staff. La Primavera partirà il 13 di luglio vicino Crotone. Lo farà con un nuovo mister e con un nuovo staff. Abbiamo fatto due elenchi dei convocati per la prima squadra. Sono due gruppi perché dobbiamo fare dei test. Chi è contestualizzato con il Lecce, deve allenarsi con la squadra. Ci sono giocatori che non credono in noi o che non crediamo di puntare su di loro. Penso a Brancolini, un giocatore che ha capito di non poter far parte di questo gruppo. Abbiamo trovato un accordo, una risoluzione in modo che il ragazzo vada a giocare. Bleve è stato ceduto alla Carrarese. Pascalau è stato ceduto. Per Rodriguez, abbiamo raggiunto l’accordo con la carrarese. Daka e Salomoa partiranno. Ci sono due gruppi perché chi sta in uno, riteniamo possa far parte della squadra. Chi sta nell’altro gruppo, è destinato a partire. Ci sono voci in questi giorni ma noi su ogni operazioni non confermiamo e non smentiamo. Gallo? Non confermiamo e non smentiamo. I tifosi devo capire quali sono i nomi veri e quelli non veri. Lo stesso vale anche per Pongracic”
Quali sono i profili che sta cercando? “Abbiamo un obbligo. Siamo Davide contro Golia ma in ogni caso dobbiamo cercare di migliorare. Dobbiamo farlo con le nostra sostenibilità e con i nostri parametri. Tu sai quello che puoi fare ma non puoi immaginare quelle che potranno fare gli altri”
Quale sarà il modulo applicato? “Abbiamo vinto lo scudetto con la Primavera. Abbiamo allenatori che, in base alle partite, faranno le loro scelte. Con la prima squadra, come principio, abbiamo sempre giocato con 4 difensori, 3 centrocampisti e 3 attaccanti. Abbiamo seguito questo modello e ci ha portato dei risultati. Cerchiamo calciatori che esaltino il nostro modello. L’occupazione degli spazi è la cosa fondamentale. Se il modello è vincente, perché cambiare? Non deve diventare un’ossessione”.
Rispetto alle richieste per i giocatori giallorossi, quanto si sente forte il Lecce? “Abbiamo dichiarato all’unisono, non metteremo mai il cartello vendesi. Noi non diremo a nessuno che vogliamo vendere. Non chiameremo nessuno. Grazie alla politica e agli sforzi fatti in questi anni, siamo riusciti ad avere una sostenibilità. Abbiamo vinto gli scudetti della sostenibilità e non solo. Abbiamo eliminato le scorie del passato. Se il giocatore vuole andare via, noi non tratterremo nessuno purché si rispettino le nostre richieste. Chi vuole migliorare, deve farlo. Giocatori scontenti non ne vogliamo avere. Non alzeremo il monte ingaggi ad personam. Per questo, chi vorrà andare via lo accontentiamo ma devono accontentare anche noi. In passato, dovevo cercare io a trovare club per vendere i nostri. Oggi non è più così”
Ci sono possibilità per Maleh? “Siamo figli di momenti. Operiamo in virtù di quello che pensiamo noi così come i nostri allenatori. Se un allenatore, vuole un giocatore con certe caratteristiche, bisogna accontentarlo. Il principio è la richiesta dell’allenatore. Maleh, per esempio, con una certa tipologia di gioco a Empoli ha fatto bene. Le esigenze cambiano, quando lo abbiamo preso ci serviva un ragazzo con quelle caratteristiche. Così come Sansone. Lo abbiamo preso per fare l’esterno alto. Quest’anno, abbiamo bisogno dell’esterno alto con caratteristiche diverse. Dobbiamo avere il coraggio di cambiare”
Autore: Stefano Sozzo / Twitter: @stesozzo
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