Non parte mai nelle prime posizioni tra le gerarchie della difesa ormai da tempo. Ma, alla fine di ogni stagione, il suo apporto risulta importante per le sorti del Bari, dando esperienza ed anche ordine e spunti in difesa. Tanto criticato, ma i biancorossi non riescono a fare a meno di Raffaele Pucino. Se ogni allenatore lo chiama in causa un motivo ci sarà. Caserta, per capirci, è soltanto l’ultimo in ordine cronologico. 

Certo, a maggior ragione adesso con i guai fisici di Vicari e di Nikolaou, il suo impiego è un obbligo al centro della difesa. Ma anche con il cambio di modulo voluto - e pure col Padova - il suo apporto è stato necessario. In un reparto che continua a traballare troppo, il suo impiego aiuta a dare maggior ordine e maggiori idee. Con l’Entella dopotutto la sua tenacia ha permesso di centrare il pareggio. Sempre coi veneti il suo ingresso ha permesso alla difesa di avere una maggiore solidità e maggiori idee. Anche lui, come altri, non sempre ha brillato in termini di comunicazione, ma una dote gli va riconosciuta: l’obiettività. Tra i giocatori che sanno fotografare meglio il momento di questo Bari c’è soprattutto lui. E mai come adesso per risalire la china c’è bisogno di sano realismo, oltre che di impegno e crescita generale negli schemi e nella condizione fisica. A volte le critiche subite sono state troppo ingenerose ma Pucino, merita rispetto. Senza dimenticare come anche grazie a lui si deve l’ultima promozione in B.

Sezione: Serie B / Data: Mer 08 ottobre 2025 alle 09:54
Autore: Domenico Brandonisio
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