Non ci siamo, per niente. Il Bari visto a Chiavari è lontano parente della squadra che il mercato estivo lasciava immaginare. Anche in Liguria i biancorossi hanno prodotto meno degli avversari, che possono recriminare per non aver conquistato l’intera posta: 18 tiri contro 9, due reti annullate per fuorigioco millimetrico e un paio di interventi decisivi di Cerofolini.

La difesa a tre non offre garanzie: altri due gol subiti portano a undici il passivo complessivo, segno che la svolta attesa non è ancora arrivata. Caserta resta in forte discussione. Fossimo in lui, giocheremmo la carta della coerenza già sabato con il Padova, affidandoci a quelle idee che ne hanno contraddistinto il percorso, ovvero la difesa a quattro e i tre attaccanti. Il 3-4-2-1, pensato per valorizzare Dorval, non ha finora ridotto i rischi né esaltato le qualità del laterale.

Tra le poche note liete il primo gol stagionale di Verreth, dedicato al figlio scomparso, e la prova sempre sopra la media di Castrovilli. Gytkjaer ha rimediato in parte all’ingenuità che aveva spianato la strada all’1-1 con il gol del definitivo pareggio.

Questa squadra manca di personalità: pochi si prendono la responsabilità di chiedere il pallone e provare a cambiare l’inerzia della gara. Sul banco degli imputati finiscono tutti: allenatore, giocatori, dirigenza. L’occasione per invertire la rotta arriverà tra due giorni. Se la scintilla non dovesse scoccare, sarà inevitabile aprire il capitolo delle riflessioni. E, molto probabilmente, dei cambiamenti.

Sezione: Serie B / Data: Mer 01 ottobre 2025 alle 15:04 / Fonte: Antenna Sud - Flavio Insalata
Autore: Anthony Carrano
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