La contestazione verso i De Laurentiis da parte dei tifosi del Bari non è una notizia da ormai molto tempo. Ma contro il Mantova, per la prima volta, ha avuto un carattere plateale: non tanto per la bassa affluenza al San Nicola (9.800 unità, percepiti forse anche meno), quanto per il tipo di protesta messa in atto da parte dei tifosi. Dalle scritte sui muri intraviste nelle settimane e mesi precedenti, ai primi cori in trasferta a Reggio Emilia poi ripetuti al San Nicola ed accompagnati da una lunga serie di striscioni. Se prima ad essere presa di mira era soltanto la presidenza, adesso il mirino si è spostato anche verso i ds Magalini e Di Cesare, per poi coinvolgere anche la politica locale, chiamata ad intervenire a gamba tesa sulla situazione societaria. Andando naturalmente ben oltre le imminenti elezioni regionali. 

Otto in tutto, quelli esposti, accompagnati da petardi a cadenza periodica. Decisamente di più dei tiri in porta totali di Bari e Mantova (4-3) e di quelli complessivi dei biancorossi (6). Un accostamento che per certi versi fa impressione. Questi i contenuti degli stessi: 

"SSC Basta umiliazioni"

"Istituzioni locali, assenti ingiustificati"

"Ogni anno stesso copione...colpa della pressione!"

"Magalini vai in pensione"

"Il garante senza garanzie"

"Sempre colpa dell'allenatore...ma il problema è non avere ambizione!"

"Presidente assente, dirigenti incompetenti!"

"Rischio d'impresa, nessuna sorpresa"

Sezione: Primo piano / Data: Lun 27 ottobre 2025 alle 23:17
Autore: Domenico Brandonisio
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