VIRTUS MOLA – BISCEGLIE 1-1

VIRTUS MOLA – Lotito (34’ st Colonna); Pignataro, Natuzzi, Campanella, Radicchio; Amoruso (46’ st Caradonna), Ungredda, Massari; Altamura (22’ st Quarta); Capobianco, Lorusso (22’ st Bottalico). A disp. Dell’Acqua, Di Cesare, Pacucci, Marzulli, Kola. All. Doudou.

BISCEGLIE – Centonze; Di Fulvio, Gonzalez, Visani; Taccogna (6’ st Ciurlo), Cifarelli (31’ st Mbodji), Martinez (18’ st Martino), Castro (22’ st Traorè); Lavopa; Loez, Citro (1’ st Sené). A disp. Baietti, Di Pilato, De Luca, Ricchiuti. All. Di Meo.

ARBITRO – Albano di Taranto.

NOTE – espulso Massari al 17’ st per gioco falloso.

RETI – 27’ Capobianco; st 38’ Lavopa, rigore.

L’ultima rischia di battere la prima. Accade spesso nel calcio.

Il Mola, passato da Mimmo Caricola a Diaw Doudou, ritrova coraggio, determinazione e sprint (doti che avevamo apprezzato col Polignano e col Taranto, per esempio) e mette in difficoltà la capolista dell’Eccellenza. Che, ad un certo punto della ripresa, rischia di subire il raddoppio, per poi ritrovarsi, pochi secondi dopo, in superiorità numerica per l’espulsione del mediano molese Massari.

Andiamo con ordine.

Dopo le fatiche di coppa col Canosa, dopo le quali il Bisceglie guadagna la semifinale, ecco la trappola Caduti di Superga. Pino Di Meo avverte: attenzione a non cadere nel tranello, queste partite possono portare solo guai se non le affronti come si deve.

In un tardo pomeriggio caldo (poi si alzerà una fresca brezza), il tecnico tranese prosegue nel turn over ragionato. La coppia d’attacco è composta da Citro e Lopez, tra i pali cìè Centonze, con Baietti in panchina; la difesa è affidata a Gonzalez, Visani e Di Fulvio; la mediana a Cifarelli, Martinez e Castro, con Lavora trequartista.

Doudou preferisce Lotito (20 anni) a Colonna (18, il titolare) perché ritiene che il portiere sia più affidabile nelle uscite e con le palle alte, a fronte della squadra più fisica del campionato, sostiene l’ex difensore del Bari. Capobianco e Lorusso sono gli attaccanti; Altamura prova ad approfittare degli spazi, Amoruso, Massari e Ungredda compongono la mediana; dietro il ministro della difesa è Campanella, con Natuzzi al suo fianco, Pignataro a destra, Radicchio sulla corsia mancina.

Apre le ostilità Ivan Altamura al quarto d’ora con un tiro dai 18 metri che finisce a mezzo metro dal palo alla destra di Centonze. La replica è affidata a Lopez: colpo di testa (17’) centrale ma arcuato, ci vuole la prodezza di Lotito per evitare il gol. Le ripartenze molesi sono micidiali: al 27’ Capobianco parte come un razzo, il tiro è fiacco, ma Centonze riesce a fare peggio: 1-0 dopo la topica dell’estremo difensore nerazzurro. Al 39’ sull’asse Lavopa-Citro-Lopez, il centravanti sfonda per via centrali, è solo davanti a Lotito, ma non trasforma. Nel finale di tempo ancora le frecce biancazzurre in evidenza: prima Capobianco, in un due contro uno (41’), scocca a destra, palla a Altamura il cui mancino è alto da ottima posizione; poi ancora l’indemoniato 19enne centravanti (richiesto dal Taranto) fa vedere i sorci verdi ai difensori ospiti, palla a Massari, nulla di fatto.

Entra Senè per Citro che accusa problemi muscolari (l’ex Bari non ha fatto granché chiuso nella morsa tra Natuzzi, Campanella e Pignataro). Il francese ex Bitonto si mette subito in mostra con una sventola da destra (5’) deviata da Lotito. Tra il 16’ e il 17’ due episodi chiave del match. Capobianco è imprendibile: elegante e veloce con un ghepardo sfugge ai nerazzurri ma trova l’opposizione decisiva di Centonze che riscatta la topica del primo tempo. Pochi secondi e Massari commette fallo a centrocampo, rischiando di far male a Castro. Per l’arbitro non può più stare in campo. Mola tuttavia ancora vicino al raddoppio (18’): stavolta è Altamura che non trova Capobianco nell’ennesima ripartenza dei polpi biancazzurri.

Di Meo cambia innestando forze fresche. Lopez si libera di Natuzzi, ma Lotito è eccellente. Mola si sistema con un 4-4-1, ma i contropiede sono sempre più radi: la stanchezza si fa sentire. Lavopa, è il 26’, calcia forte una punizione dai 20 metri, plastico l’intervento di Lotito, che si ripete un minuto dopo su Lavopa eSenè.

Bisceglie spinge ma trova spazi intasati e non trova la lucidità necessaria. Lotito si fa male. Entra Colonna. Poco dopo Pignataro commette fallo (ingenuo) in piena area di rigore. Albano non ha dubbi: penalty che Lavopa trasforma con un tiro alto e forte.

I biscegliesi cercano il ribaltone, guidati da Campanella i molesi difendono forte Alamo. Dopo 8’ di recupero la gara termina in parità. Per Mola una iniezione di fiducia e il passo avanti consente di isolare l’Incédit all’ultimo posto. Bisceglie perde la vetta della classifica, anche se sul campo ha fatto tanti punti quanto la nuova capolista Brindisi.

Sezione: Eccellenza / Data: Dom 02 novembre 2025 alle 23:34
Autore: Vito Prigigallo
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