Se a Napoli già si mettono a punto piani e strategie per la prossima stagione, per il Bari il discorso è ancora tutto in divenire. I capitoli direttore sportivo e allenatore, in via ufficiale ma non solo, sono ancora tutti da completare e in qualche caso perfino finire di scrivere. Nel primo caso si rimane sempre sul profilo di Magalini (che però è in scadenza il 30 giugno, non è da escludere che per l'ufficialità si aspetti la scadenza del contratto col Catanzaro), nel secondo bisogna capire ancora diversi aspetti. 

Quella che porta a Vivarini è una pista sempre difficile, per le ragioni già spiegate nei giorni scorsi. Ma la stessa società giallorossa non sembra disposta a farlo partire a cuor leggero in B (salvo offerte importanti e da versare al club, si era parlato dell'interessamento del Frosinone), a meno che la chiamata non arrivi dalla Serie A. Decisamente sfumate le piste che portano a Inzaghi, D'Aversa e Donati: per il primo c'è il Pisa, per il secondo il Cesena, per il terzo addirittura un'esperienza nel massimo campionato di Grecia. Restano cosi in piedi tra le soluzioni quelle di Longo e Sottil (suggestioni, nulla di concreto), ma non è da escludere che possano spuntare ulteriori profili. Si era fatto anche il nome di Toscano, ma il profilo non sembra particolarmente gradito alla piazza. 

Certo, senza concrete ambizioni e senza un progetto importante, pensare di far muovere profili esperti e vincenti in cadetteria appare un compito piuttosto arduo. Più facile puntare su profili emergenti e che possano vedere nel club biancorosso un trampolino di lancio per traguardi poi più prestigiosi. Ma al momento, a tre settimane dalla fine dei playout vinti contro la Ternana, in casa Bari non è cambiato nulla e novità concrete all'orizzonte non ci sono ancora. La prossima settimana, tuttavia, potrebbe essere quella giusta e dove qualcosa in più potrebbe emergere. Vanno poi definite altre questioni: il ruolo dirigenziale che sarà affidato a Di Cesare, ancora ignoto, e le questioni riscatti: Sibilli e Nasti su tutti. Alla luce dei numeri dell'ultima stagione, soprattutto per il classe 1996 pensare ad una riconferma prelevandolo al Pisa appare una possibilità concreta, col secondo bisognerà passare necessariamente da consultazioni col Milan che detiene il cartellino del classe 2003. Il resto lo faranno programmi e idee del nuovo tecnico. Non resta che attendere. 

Sezione: Primo piano / Data: Gio 13 giugno 2024 alle 08:00
Autore: Domenico Brandonisio
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