BISCEGLIE, STADIO GUSTAVO VENTURA

ECCELLENZA, 7° TURNO

BISCEGLIE-BRINDISI 0-0

BISCEGLIE – Baietti; Ciurlo, Di Fulvio, Graziano, Taccogna; Lavopa (40’ st Visani), Martinez (13’ st Castro), Martino, Cifarelli (37’ st Mbodji); Amoroso (13’ st Sené), Lopez (33’ st Traore). A disp. Centonze, Stefanini, Gonzalez, Ricchiuti. All. Di Meo.

BRINDISI – Staropoli; Barrera, Lanzolla, Lobosco; Benvenga (35’ st Langone), Bernaola, Carpineti, Gori, Scoppa; Burzio (14’ st Scaringella), Saraniti (26’ st Ferrari). A disp. Antonino, Mancarella, Mangialardi, Brigida, Perrone, Canteruccio. All. Ciullo.

NOTE – espulso al 39’ st Di Fulvio per doppia ammonizione.

BISCEGLIE – “Perdere uno scontro diretto è dannoso, molto dannoso. È Brutto, molto brutto”. Parola di Pino Di Meo. Che è più realista del re. E definisce le due squadre come “un cavallo che gira gira attorno all’acqua”. La metafora del tecnico nerazzurro stellato, al termine del big-match della settima di Eccellenza, è efficace pur se poco comprensibile. Proviamoci: le due squadre ci hanno provato con tutti i mezzi a disposizione a vincere, ma non ci sono riusciti.

Allora, è stata una buona partita, densa, intensa, pur con scarse emozioni, se per emozione si intende soprattutto il gol (nessuno) e in second’ordine la grande occasione da gol.

Eppure, la gara è sempre stata interessante, a tratti piacevole. E se uno come Gianni Brera sosteneva che lo 0-0 è la certificazione della partita perfetta, beh, vuol dire che quella tra Bisceglie e Brindisi, lungi dall’essere esente da vizi, è stata una buona partita.

Totò Ciullo schiera davanti a Staropoli la difesa a tre con uno dei grandi vecchi biancazzurri Lanzolla (36 anni) perno centrale con Lobosco e Barrera angeli custodi. Benvenga e Scoppa sono i due laterali, terzini all’occorrenza; in mezzo, insieme al direttore d’orchestra, lo spagnolo Julien Bernaola, Carpineti e Gori con Burzio e Saraniti attaccanti.

Di Meo replica con uno schieramento più o meno simile, anche se il pacchetto arretrato pare più a quattro che tre: Di Fulvio e Graziano sono i centrali, Ciurlo e Taccogna gli esterni; in mezzo operano Martino, Martinez e Cifarelli con Lavopa che svaria spesso sulle fasce; Lopez e Amoroso, capocannoniere dell’Eccellenza scorsa con la maglia dell’“altro” Bisceglie.

Le “panchine” sono sontuose, da Visani a Stefanini, Castro e Sené per i padroni di casa, da Mangialardi a Ferrari, Langone e Scaringella per gli ospiti.

Il primo tempo è ricco di gioco ma il blocco degli appunti resta vuoto. Si segnalano un colpo di testa ravvicinato di Lobosco, respinto coi pugni da Baietti. Al 40’ ci prova un Burzio molto nervoso (gratuita l’azione che porta alla prima ammonizione della partita), un minuto dopo tocca a Carpinati. Nulla da segnalare per un Bisceglie che tuttavia nei primi 25 minuti governa la partita, pressando sui portatori di palla e proponendosi anche grazie ad un ottimo Ciurlo. Il Brindisi riesce a trovare le contromisure e pian piano finisce per riversarsi nella metà campo nerazzurra, collezionando le occasioni di cui abbiamo riferito.

Ripresa più vivace. Ma le difese sono sempre più brave degli attacchi. E così Ciullo sostituisce la coppia avanzata, prima bocciando Pablo Burzio e poi avvicendando un esausto Saraniti. E proprio i “nuovi” Scaringella e Ferrari (36 anni portati egregiamente) confezionano una delle azioni più belle della partita (43’): Scaringella scappa a destra, cross perfetto per Ferrari che invece di provare a far gol in modo semplice, si coordina per la mezza rovesciata volante, colpendo la sfera che diventa palla magica e finisce lontana dai pali biscegliesi. Nella ripresa il Brindisi è più pericoloso: Carpineti al 24’ e Ferrari al 37’ (bravissimo Baietti a respingere di piede) portano il Brindisi vicino al successo, mentre Sené si fa anticipare da un Staropoli tempista. Nel finale biancazzurri insidiosi con un calcio franco di Bernaola (42’) e la chance per Ferrari di cui abbiamo già detto. Poco prima, il Bisceglie resta in dieci per il secondo giallo mostrato a Di Fulvio. Di Meo si protegge con Visani nei convulsi minuti finali. Attenzione, però: il Bisceglie con coraggio cerca il gol, pur non riuscendo a farsi davvero pericoloso. Ha fatto alzare i decibel delle proteste un intervento ai danni di Sené: l'attaccante francese non cade nonostante la vistosa trattenuta della maglietta

Il nulla di fatto finisce per accontentare tutti, anche alla luce dello 0-0 del Taranto a Campi Salentina. Della doppia divisione della posta in palio si giova il Canosa che travolge lo Spinazzola.

Il Generale Equilibrio comanda sempre in Eccellenza.

Sezione: Eccellenza / Data: Dom 05 ottobre 2025 alle 22:09
Autore: Vito Prigigallo
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