Questa vittoria non s’ha da fare. E non si capisce nemmeno da come e cosa si potrebbe partire: il dramma è soprattutto questo. L’1-1 finale rimediato contro la Samp è lo specchio fedele delle difficoltà che entrambe stanno affrontando. Quanto ai biancorossi: solite sbavature difensive, reazioni ad intermittenza che hanno portato al gol, qualche timida occasione e poi una ripresa decisamente blanda. Siamo alle solite. I fischi alla fine sono inevitabili. E Caserta rischia di vedere la sua posizione sempre più compromessa. Così come Donati. 

Nella prima frazione è sono prima Verreth al 6’ e poi Cuni al 7’ a creare le prime palle gol, non particolarmente pericolose. Per la prima vera emozione bisogna aspettare invece il 19’: punizione di Verreth e incornata di testa di Maggiore che però finisce in corner. Nel mezzo si fa male Vicari, che però viene rimpiazzato da Pucino. Al 26’ squillo Samp con Benedetti: tiro dalla distanza, respinge bene Cerofolini. Poi i gol, botta e risposta. Vantaggio Samp al 29’ con Depaoli, che sfrutta al meglio un assist di Pafundi, con voragine difensiva biancorossa annessa. Al 31’ pari del Bari: cross dalla destra di Dickmann e colpo di testa perfetto di Moncini. Azione convincente e reazione immediata. 

Nella ripresa la gara è più spenta. Solo la Samp prova ad avere maggiore convinzione. Doppio tentativo di Abildgaard, entrambi fiori di poco ad inizio secondo tempo. Poi ci prova anche Pafundi al 55’, tiro centrale per Cerofolini. Al 65’ Maggiore spedisce a lato di testa da assist di Dorval dopo una punizione e l’occasione più ghiotta finale capita proprio al Franco algerino al 77’: ottimo dai e vai con Moncini, ma si oppone Ghidotti. Poi una lunga agonia verso la fine: fischi per tutti a fine partita, delusi i 13mila presenti sugli spalti. Il cambio di modulo? Qualche spunto in più lo ha dato ma la sostanza è sempre poca.

Sezione: Primo piano / Data: Sab 27 settembre 2025 alle 21:55
Autore: Domenico Brandonisio
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