Le sorprese non sono mancate. Sennò non sarebbe l’Eccellenza pugliese. Ed ecco che l’Acquaviva, da sempre nella griglia delle prime cinque – anzi, delle “seconda quattro”, damigelle alla corte di sua maestà il Barletta -, finisce fuori dai playoff. Insomma, dalla piazza centrale del più importante campionato regionale, ad un vicolo laterale, senza uscita. Spinto da una serie di risultati avversi, ma soprattutto dalla incapacità di sfondare il muro eretto dal Polignano. La sconfitta dell’Acquaviva ha fatto il paio con il successo del Canosa: la squadra allenata da Vincenzo Lanotte, ha coronato un lungo inseguimento: 4 vittorie nelle ultime 6 partite, con il 2-2 interno col Corato e con l’incredibile 0-2 al San Sabino con il Massafra che pareva far saltare piani e speranze degli ofantini.
E dunque, il 27 aprile, dopo Pasqua, sarà doppio incrocio: una pioggia di emozioni per conquistare la finale degli spareggi alti in programma il 4 maggio. Al Pippi Specchia il Galatina ospiterà proprio il Canosa. Il Polignano accoglierà il Bisceglie, non si sa ancora dove. E proprio i nerazzurrostellati hanno coronato un lunghissimo inseguimento. Dall’impresa del Puttilli (0-1 al Barletta, il 20 febbraio decise lo spagnolo Pablo Aguilera, proveniente proprio dal Galatina) all’ultima domenica di campionato, la squadra di Pino Di Meo ha inanellato 7 vittorie e due passi falsi interni, l’1-1 con lo Spinazzola e lo 0-1 con il Bitonto: 22 punti che hanno ribaltato gli orizzonti di Gennaro Manzari e compagni. Che ora si propongono, a parere di molti, come la favorita tra le quattro. E non sarebbe la prima volta, anzi, per il Bisceglie, accedere ai playoff nazionali. La scorsa stagione si concluse con la sconfitta che promosse il Costa d’Amalfi.
A meridione della classifica, la scampano Unione Bisceglie, Manduria, Novoli, Bitonto e Massafra (bravo anche a superare il gap dei 3 punti di penalità), che evitano la tagliola dei playout. Alla fine, ce ne sarà solo uno di spareggio-salvezza, quello tra Foggia Incédit e Atletico Racale. Ma se per i dauni di Enrico La Salandra, visto il girone di ritorno (12 punti dalla 20esima alla 33esima giornata), il match extra-season decisivo è stato un premio, guadagnato con altrettanti punti nelle ultime 6 gare dopo i 13 gol subiti in 3 partite da Polignano, Barletta e Bitonto, per i salentini di Matias Calanuig si è trattato di un vero scivolone maturato con un finale da brividi. I biancazzurri hanno perso le ultime 3 gare, con Unione Bisceglie, Canosa e Manduria e il precipizio s’è aperto sotto i piedi di una formazione che pareva destinata a ben altri destini, anche grazie ai 27 punti messi in cascina dalla 19esima alla 35esima giornata.
Insieme a Alberobello, Ginosa e Molfetta, retrocedono direttamente Corato e Campi per overdose di distacco (rispettivamente -13 e -10 dal terzetto classificatosi a pari merito (54 punti) all’11° posto. Corato era gravato da una penalizzazione di 5 punti (non ce l’avrebbe fatta lo stesso), oltreché da una crisi societaria che ha novembre ha dilaniato il club neroverde, che peraltro continua ad affrontare i campionati senza campo di calcio. Due ex Bari con storie opposte Diaw Doudou retrocede, Michele ANACLERIO porta il suo Polignano ai playoff.
I playoff nazionali si svolgeranno dal 25 maggio (gare di andata della semifinale) e il 15 giugno (ritorno della doppia finale). Se il Galatina avesse ucciso i playoff regionali, com’era più che possibile, i bianconeri avrebbero dovuto attendere 49 giorni per scendere nuovamente in campo. Una assurdità dovuta ad un campionato, l’Eccellenza pugliese, che, nonostante fosse a venti squadre, è spirato troppo presto.
Per chi s’aggiudicherà il mini-torneo pugliese, subito una montagna dura da scalare, la seconda del Girone B dell’Eccellenza di Campania (al momento, la Battipagliese rincorre l’Heraclea Candela: qualora i foggiani dovessero dilapidare il +2, si verificherebbe un evento per certi versi storico: un derby pugliese agli spareggi interregionali). Il turno successivo prevede lo scontro tra la vincente e la migliore tra la molisana (in realtà potrebbe essere una campana, la casertana Matese, con sede a Piedimonte Matese, che insegue il Vastogirardi allenato dal foggiano Luigi Agnelli) e la siciliana del Girone A (a una giornata dal termine, il Gela è a due lunghezze dall’Athletic Club Palermo).
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