Il Lecce torna in campo e lo fa allo Stadio Olimpico di Roma, lo stesso scenario della magica notte del 25 maggio 2025. Di Francesco sorprende tutti con una scelta divisiva: dentro Camarda e fuori Stulic. L’altra novità riguarda Sottil, preferito a Banda.

Al 7’ arriva il primo episodio controverso. Il Lecce costruisce bene da destra, il pallone giunge a Sottil che, prima di controllarlo, mette una mano su Isaksen. Subito dopo apre il piatto, trova una deviazione e la palla finisce in rete. L’arbitro però fischia il fallo e annulla il gol: una decisione da campo che lascia più di qualche perplessità.
La Lazio prova a spingere, ma senza mai impensierire realmente Falcone; il Lecce è bravo a compattarsi con ordine.

La prima occasione biancoceleste arriva al 26’: buona azione sulla destra, Guendouzi va sul fondo e crossa, Dia calcia di prima intenzione ma trova il piedone di Falcone. Tre minuti più tardi, al 29’, la Lazio passa. Un’azione che sembrava essersi spenta: Basic insiste, mette dentro per Guendouzi che, con lo stinco, imprime una traiettoria beffarda che sorprende Falcone.
Al 36’ ci riprova Basic con un tiro di prima dalla lunga distanza: Falcone è attento e legge bene la partenza del pallone. Dopo un solo minuto di recupero, l’arbitro manda le squadre negli spogliatoi.

La ripresa si apre con due cambi per il Lecce: dentro Banda e Stulic, fuori Berisha e Camarda. Anche la Lazio interviene, sostituendo Cataldi con Vecino. Al 51’ i giallorossi si lasciano sorprendere: Zaccagni resiste a un contrasto, il pallone arriva a Tiago Gabriel che lo allunga e si fa rimontare da Dia, autore del gol del 2-0. Il Var però richiama il direttore di gara: il gol viene annullato per una spinta dell’attaccante biancoceleste sul difensore leccese. Al 56’ Falcone è monumentale con una doppia parata: prima si oppone a Marusic con un intervento a terra, poi, pochi secondi dopo, respinge il tiro sporco di Isaksen nonostante la scarsa visibilità della traiettoria. Al 68’ il Lecce alza ritmo e baricentro. Tiago Gabriel conclude l’azione presentandosi al limite dell’area, ma il suo piatto rasoterra non spaventa Provedel. Al 72’, la Lazio colpisce due pali nel giro di pochi istanti: Guendouzi cerca il giro e centra il palo esterno; sulla ribattuta Zaccagni calcia al volo e trova un altro legno.

Il Lecce prova a reagire con le sue armi: poche trame pulite, molta approssimazione, ma quantomeno la squadra rimane pienamente dentro la partita. L'arbitro concede 7 minuti di recupero. Ci vuole coraggio, anche al limite dell'area. Nonostante un buon giro palla, il tiro non arriva. Allo scadere, però, la partita la chiude la Lazio. Calcio lungo di Provedel, Noslin vince la marcatura di Tiago Gabriel e davanti a Falcone, dopo una prima parata, segna il tap-in vincente. La partita finisce qui. Il Lecce poco coraggioso e a tratti disconesso perde all'Olimpico.

Sezione: Serie A / Data: Dom 23 novembre 2025 alle 19:50
Autore: Stefano Sozzo / Twitter: @stesozzo
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