La stagione non è del tutto finita e già è tempo di pensare all’Eccellenza prossima ventura. Il più importante campionato di calcio su scala regionale, secondo i dettami del Comitato regionale Puglia, deve vedere ridursi il numero di concorrenti dalle 20 della stagione ufficialmente ancora in corso (il Canosa sarà impegnato dal 25 maggio nei playoff nazionali) alle 18 di quella 2025/2026.
In realtà potrebbe non essere così. L’incognita della collocazione del Taranto crea infatti non pochi dubbi. Qualora la squadra jonica, dopo l’ingloriosa estromissione dalla Serie C, chiedesse il collocamento nel primo livello regionale del calcio dilettantistico, l’istanza potrebbe essere accolta. E allora, non potendo programmare un calendario zoppo (a 19 squadre, dispari, quindi con un turno di “riposo” per ogni giornata), la Football House, sede barese della Figc Puglia, in via Nicola Pende, sarebbe costretta a rivedere piani e programmi e ripristinare il numero di 20 concorrenti, operando un ulteriore ripescaggio.
Già, ripescaggio: la parola magica delle lunghe settimane estive, in attesa che dopo la metà di agosto, scaduto il secondo termine per le iscrizioni (quello a carattere perentorio: chi c’è c’è), si abbia il quadro completo delle partecipanti. Le regole sono state già scritte. E ancora una volta sono penalizzanti rispetto alle vincenti (dei playoff di Promozione e della Coppa della cadetteria) rispetto alle perdenti (i playout di Eccellenza). Sul comunicato 23 dello scorso agosto, il privilegio rispetto alla chiamata in Eccellenza tocca alla perdente dei playout dello stesso torneo. E qui potrebbe aprirsi una disquisizione: non essendoci di fatto stati gli “spareggi bassi”, chi verrebbe ripescata? La “migliore” delle retrocesse (in questo caso una fra Campi e Manduria che, dopo la penalizzazione inflitta al club tarantino, hanno concluso a pari merito, 44 punti)? Poi, toccherebbe alla migliore dei playoff di Promozione, quindi alla “seconda” delle retrocesse dall’Eccellenza, poi, alla seconda migliore dei playoff, quinta nella graduatoria un’altra ripescata dopo la retrocessione e solo sesta la compagine che ha conquistato la Coppa Italia. Insomma, scelte quanto meno opinabili, poiché favoriscono chi perde rispetto a chi non riesce a vincere. Ma le regole sono scritte prima di iniziare a giocare e vanno dunque rispettate. Sempre.
Alla luce di quanto detto, ecco l’Eccellenza che verrà.
Ci sono di sicuro: Brindisi e Ugento (scese dalla Serie D), Audace Barletta e Taurisano (salite dalla Promozione, che domenica celebrerà l’ultimo turno della stagione regolare), le confermate Galatina, Polimnia Polignano, Bisceglie (insomma, le perdenti dei playoff della Premier League del pallone di Puglia), Atletico Acquaviva, Spinazzola, Gallipoli, Bitonto, Massafra, Novoli, Unione Bisceglie, Atletico Racale e Foggia Incèdit. E siamo a 16 (obiettivo per l’annata 2026/2027).
Prima incognita, il Canosa. Se gli ofantini dovessero aggiudicarsi la maratona degli spareggi nazionali (forza e coraggio alla rappresentante della Puglia nella sfida a Campania, Sicilia e Molise), volerebbero nell’Interregionale, altrimenti lascerebbero un solo posto libero. Che spetterebbe, come detto, a una fra Campi e Manduria (negli scontri diretti stanno meglio i leccesi: 4-0 all’andata, 0-3 al Dimitri).
Seconda incognita, il Taranto. Se gli jonici venissero collocati in Eccellenza, ci sarebbe bisogno di un altro ripescaggio. E qui le squadre in ballo sono Virtus Mola, San Marco e Virtus Palese (Lucera out per overdose di distacco) del Girone A di Promozione, Otranto, Leverano, Toma Maglie e Virtus Matino per il Girone B.
Qualora il Taranto non fosse ricollocabile, i ripescaggi sarebbero uno o due a seconda dell’esito della extra-season del Canosa. Sempre in base ai criteri e alle graduatorie che si è provato a riassumere.
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